
Il tempo dev’essere corso via con una piroetta che non sono
riuscita a seguire.
Era stato l’argomento dell’ultima seduta sulla poltrona Ikea
(modello Poang). La constatazione di Violante era arrivata tagliente, senza
mezzi termini: «Molte persone che conosci sono andate a vivere all’estero,
vero?» La bomba era caduta con uno schianto verticale. «Sì, e presto anche
Magami se ne andrà … A coltivare scimmiette in una piantagione di dragon
fruits» Perdere mia sorella: la prospettiva mi angoscia come lasciare una buca
nel bel mezzo di un’aiuola, dove dovrebbero esserci dei fiori … A Natale
comprerò una coppia di webcam, ma so già che la comunicazione via satellite
sarà sempre difficile e di rimbalzo, lontana e un po’ asettica – corrispettivo
tecnologico dell’amicizia di penna con una ragazza-madre di Bangalore. Sarà
come lasciare indietro l’altra metà del cuore, dopo aver affrontato troppi
strappi simili eppure meno dolorosi. Sylvia, Chris e per un certo periodo anche
Annie … tutti dispersi in nome della fuga dei cervelli che è diventata la
nostra emorragia nazionale.
E poi, più in piccolo, persino Liv aveva cambiato i suoi
orizzonti (e per questo ora poteva ospitarmi nella Valle del Carnevale). E mi è
sembrato strano. E poi innaturale. E poi di nuovo strano che gli amici
d’infanzia si sposassero, avessero figli, comprassero cucine componibili.
La bambina che quando eravamo piccole m’inseguiva nei bagni
recitando la parte di Brigitta – Fuori e dentro le toilette. Piastrelle rosa
sui muri. «Paperonuccio! ♥» – ha organizzato un matrimonio da favola (con
palloncini e fiori, riso e farfalle. E un bellissimo abito-nuvola, bianco e
rosso sul seno generoso). Cerco regali
per i bimbi appena arrivati. Hanno occhi limpidi, pieni di fiducia.
Mi piace scegliere cappellini di Hello Kitty e giocattoli di
legno da costruire e da trascinare su rotelle colorate. Ho visto anche tanti
morbidissimi peluche sui banchi che celebrano i grandi registi dell’animazione
nipponica. Ovviamente eserciti di animali grigi con le orecchie dritte e
pupille tonde e modellini dell’astronave del pirata dello spazio, ma gli stand
tesi nelle piazze rinascimentali sono una magia momentanea e io, lontana da
qui, non avrei più un personaggio da interpretare. Solo adesso Erin è
completamente viva e io non provo sensi di colpa, cambiando banconote e
caricandomi di sacchetti e opuscoli.
Ho seguito decine di conferenze riempiendo mezzo quaderno di
appunti da riportare nelle recensioni dei prossimi mesi. Sento il cervello
ribollire di bollicine effervescenti, come le caramelle che mia nonna teneva
sempre in borsa. Penso ancora ai giovani che non usano il tempo del viaggio per
leggere. Non potrei rinunciare all’affannoso moltiplicarsi dei neuroni su nuovi
panorami …
Un mangaka agita timidamente la mano, quando mi vede ancora
e ancora in prima fila. Si parla di realtà, di dodici zombie e delle torri di
Tokyo – Lo Sky Tree è la più alta dell’universo. Si pinta come un ago negli
occhi spalancati del Cielo.
Non avevo mai conosciuto un disegnatore indiano: un bell’uomo,
lunga chioma nera. Racconta il suo percorso spirituale mischiando la new age
all’arte nel suo inglese musicale e mentre risponde alle domande, abbozza su un
dio con molte braccia, descrive il mondo. Dal tramonto all’alba.