mercoledì 19 maggio 2010

SANGUINETI AS A JINN

Ma se ghe pensu... Più k agli interventi nei festival, più che alle ballate di parole sghembe e sdruciole, il mio pensiero x E. Sanguineti va al giorno in cui l'ho incontrato alla Feltrinelli. Un cliente rispettatissimo, ma pur sempre un cliente in mezzo agli altri ("Buonasera Professore, che cosa le serve oggi?"). In quel periodo mi interessavo agli haiku e cercavo propirio un suo lavoro, pubblicato solo in Francia. Se avessi avuto il coraggio di fermarlo e di chiedere magari sarebbe nata una bella conversazione, Spaziando da Bashô a Borges. Avrei potuto, credo. Era un gigante del pensiero, ma non incuteva timore. Era come un folletto buono: il guizzo della libertà di spirito negli occhi d'acqua mobili.

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