domenica 7 agosto 2011

Skunk Anansie - Hedonism



07 agosto 2011


FACCIAMO FINTA …

Facciamo finta di non vedere il topolino attaccato alla colla nello spazio claustrofobico tra il freezer e il frigorifero. Avresti voluto che gli animali molesti sparissero senza lasciare traccia, semplicemente esiliati dalla terrorifica presenza degli umani. Avevi persino immaginato una specie di consiglio strategico fatto di squittii e tremuli ultrasuoni nel solaio di casa. Come per i Makkuro Kurosuke della casa di Mei e Satsuki.
Alla fine avevi dovuto comprare la colla, per evitare che i gatti poi mangiassero prede morenti e ci rimettessero almeno una delle loro nove vite, ma avresti preferito procurarti dei bocconcini avvelenati, di quelli che fannno scoppiare una pulita emoragia nterna e togono l’aria ai polmoni. Li avresti portati a casa sfusi, in un anonimo pacchettino bianco-un tot al chlo, e li avresti dimenticati per sbaglio sul tavolo. Solo perché lei li trovasse e capisse, finalmente, quale era davvero la strada.
Aveva fatto finta di non sentirti quando ieri le avevi parlato di pillole magiche, di quella chimica fantastica che la poteva precipitare nel mondo felice di Alice. Ha chiuso le orecchie e ha continuato a parlare d’altro, come se niente fosse: della trama del libro che stava leggendo, dell’ultimo episodio di un telefilm (con la gentile partecipazione straordinaria di Gene Simmons dei Kiss. Struccato, leonino e avvolto in una pacchianissima vestaglia leopardata). Avevi tirato fuori quel discorso come una possibilità da valutare, pur sapendo che tua figlia avrebbe disprezzato la pace di un sogno sintetico fatto di apette che volano in cerchio sulla linea limitata dell’orizzonte.
Pur sapendo che lei stava facendo di tutto per fingere di non avere quasi trent’anni solo per ritrovarsi lì, in un sonnecchioso paesino di campagna a sciupare i suoi giorni. Voleva ostinatamente illudersi di essere da qualsiasi altra parte: aCapo Verde o in Puglia, in Brasile o in Giappone, per essere come tutti gli altri, che in agosto hanno quelle due settimane di ferie obbligatorie e le spendono serenamenye in un ozio programmato per svuotare la mente.
Nemmeno a te quella situazione piaceva – così sinistramente simile ad un carcere pieno di regole e di obblighi a doppia madata – e cercavi di far finta che fsse tutto normale programmano mini-gite al mare condite da un’insalata che avrebbe scatenato paure atomiche, anche se il resto non sarebbe stato naturale, perché nessuno va alla spiaggia e si porta al bar la borsa frigo con dentro uno yogurt…

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