venerdì 30 agosto 2013

07-GHOST




 

“07-Ghost” ha la classica trama della storia fantasy.

Teito Klein è sopravvissuto alla terribile guerra che vedeva contrapposto il Regno di Raggs e lo Stato militare di Barsburg per il dominio sull'Occhio di Mikhail (Mikhail no hitomi), un artefatto magico di straordinaria potenza che consente al suo portatore di potenziare le proprie capacità offensive. All'accademia s'insegna infatti a utilizzare le parole come arma, sprigionando e rendendo letteralmente visibili delle formule-stringa chiamate Zaiphon. Tale meccanismo costituisce il primo punto d'interesse della serie che in questo senso riprende e accentua un concetto conosciuto nella tradizione epica, trovando però una diversa declinazione, una chiave più moderna e shônen. Si parte infatti dall'idea arcaica di “nominare le cose del mondo” che permea tutta la cultura orale e che si ritrova in buona parte della produzione letteraria ambientata in universi immaginari. Gli esempi di antropologia sociale presi da Walter Ong trovano riscontro nella logica della credenza giapponese nelle kotodama, termini tabù che non possono essere pronunciati e nella struttura narrativa dei “Racconti di Terramare” o addirittura in “La Città Incantata” di Miyazaki (Sen to Chihiro kamikakushi), in cui la vecchia Yûbaba assumeva il controllo della piccola Chihiro rubandole parte del nome. [1]   

 


Catturato dal nemico, Teito ben presto incontra lo spietato generale Ayanami che, avendo intuito le capacità del ragazzo lo aveva portato con sé alla scuola di addestramento degli ufficiali, educandolo per carpirne i segreti e quindi rinchiudendolo in prigione.

Il nostro protagonista riesce a fuggire solo grazie all'intervento del suo amico più fidato, Mikage, che viene catturato e torturato affinché riveli il nascondiglio del fuggiasco.

Il cameratismo tra i due ha chiare tonalità shônen ai (amore tra ragazzi) e in questo ricorda da vicino i lavori del celebre gruppo CLAMP, dal quale sembra prendere ispirazione sia per la caratterizzazione dei personaggi sia per l'ambientazione – entrambe molto vicine a “Tsubasa Resevoir Chronicle”.


 

 Stremato dalla corsa rocambolesca, Teito perde conoscenza e viene assistito da tre vescovi (shikyô) della chiesa combattente di Barsburg.

Labrador, appassionato di piante, può comunicare con i fiori e controlla lo zaiphon curativo che gli permette di sanare le ferite degli alleati. Oltre a Teito – chiaramente ripreso da Shaolan – è quello che rimanda in maniera più diretta agli universi paralleli delle CLAMP.  Forse non è un caso che il doppiatore Kôki Miyata abbia prestato la voce anche a Yukito, incarnazione della divinità lunare che protegge Sakura in “Card Captor” e sacerdote di corte in “Tsubasa”, infatti, Labrador ha la stessa delicatezza del prete, resa anche attraverso la preponderanza di colori chiari nel suo aspetto (quasi albino), che lo rendono particolarmente sensibile e femmineo. Questa timida raffinatezza lo accomunano anche a Shiemi di “Blue Exorcist” ma soprattutto a Hanatarô, un altro personaggio interpretato da Miyata, che si presenta come una parentesi di gentilezza nella complessa situazione guerresca di “Bleach” (Tite Kubô). [2] Oltre ai modi pacati, condivide con il dio della morte un nome “botanico”: infatti, come “hana” di Hanatarô significa “fiore”, l'esegesi di “07-Ghost” sostiene che “Labrador” derivi da una pianta della famiglia dei rododendri mentre l'abbrevviatio “Labu” in giapponese è omofono dell'inglese “love”.

 

 
Castor è un costruttore di bambole da usare come marionette in battaglia sfruttando una rete di fili immobilizzanti e combinate al particolare zaiphon di manipolazione che permette di spostare a piacimento qualsiasi oggetto. In tempi di pace, è facile associare la passione di Castor con certe perversioni a sfondo erotico che lo rendono protagonista di diversi siparietti comici e lo accostano per analogia a figure come il senpai Heike di “Code:Breaker” (Akamine Kamijô), il più forte e carismatico tra quelli dotati di poteri speciali ma sempre circondato da romanzetti porno. Difficile formulare ipotesi sull'origine del nome; due sono le possibilità più accreditate: (1) considerando l'ispirazione teutonica della maggior parte della terminologia di “07-Ghost”, la derivazione più probabile viene dal santo tedesco Kastor von Karden missionario aquitano dell’anno 400 d.C.; (2) Accostandolo al suo compagno Labrador si forma una curiosa continuità geografica desunta dalla mappa degli provincie del Canada, dato che il primo porta il nome di una nota penisola nella regione artica e il secondo riporta a una zona dell'Alberta.


 
 

Frau ha il compito di proteggere Teito e d'insegnargli a combattere l'oscurità rappresentata dall'Occhio di Mikhail, che si “manifesta”nella mano destra del ragazzo e agisce seguendo una volontà autonoma. In questo ruolo di guida, il vescovo prende il posto di Padre Kreuz, il prete che aveva salvato il piccolo Teito dalle rovine di Raggs affidandogli il potere – distruttivo ma anche salvifico – dell'occhio. Da questo punto di vista, Teito Klein è identico ad Allen Walken, protagonista di “D-Gray Man” (Katsura Hoshino): il suo occhio sinistro possiede la capacità di vedere le anime dei morti e il suo braccio – compatibile con la forza inviata direttamente da dio – può sconfiggere i demoni garantendo loro la pace eterna, diventando così il Cronw Clonw – il “distruttore che crea”, come le armi dei sette ghosts sono “lame a doppio taglio”. Tuttavia a causa della stranezza di queste doti, Allen viene abbandonato e  Mana, un maestro vagabondo lo raccoglie sulla strada consegnandolo poi al potente esorcista Cross Marian (persino i nomi sono simili: “Cross” / “Kreuz”) perché lo educhi e gli consenta di entrare nell'Ordine. 






 


A ben vedere, anche la struttura narrativa di “07-Ghost” è analoga a quella di “D-Gray” perché anche nell'opera di Amemiya e Ichihara ci sono dei nemici esterni che attaccano la chiesa: si tratta dei Kor, spiriti umani che, divorati dai sentimenti negativi, stipulano un patto con Verloren, la divinità oscura che, avendo ucciso la figlia del Signore dei Cieli, fu esiliato sulla Terra. In seguito, per riportare l'armonia, i Seven Ghosts lo scomposero in anima e corpo controllandolo attraverso due gemme, l'Occhio di Mikhail e l'Occhio di Raphael e imprigionando la sua anima nel Vaso di Pandora. Da allora i suoi messaggeri tentano gli uomini con tre desideri.

Oltre al parallelo tra i kor e gli akuma di “D-Gray”, è interessante notare il ricorso al mito di Pandora, molto frequente nella recente produzione pop nipponica. “Pandora Heart” (Jun Mochizuki) è più simile al contesto di “07-Ghost”. In questo manga (poi trasposto in anime) “Pandora” è un'organizzazione creata dalle quattro grandi casate ducali (Vassalius, Nightray,  Rainsworth e Barma) per contrastare le creature malvagie provenienti da Abyss.
 

L'accezione fantastica, che si riallaccia in un certo senso alla mitologia classica, si ritrova anche in “Code:Braker” (Akimine Kamijô), dove il vaso è un contenitore misterioso, in grado di amplificare enormemente i poteri speciali e creato originariamente dalla protagonista per sigillare la forza negativa che si era generata durante la tragedia del 32 dicembre.


 

Diverso e molto più realistico il concetto alla base della seconda serie di “Bloody Monday” (Ryô Ryûmon / Megumi Kouji), incentrata sul Pandora's Box un dispositivo posseduto dal presidente degli Stati Uniti, con il quale si può scatenare una guerra atomica. Quest'ultima visione consente un'immaginaria fusione tra le paure del Giappone contemporaneo (ancora ferito dal trauma di Hiroshima) e le antiche leggende del folklore nipponico. Infatti, la confusione di traduzione che spesso trasforma il nostro “vaso” in una “scatola” (“hako” e quindi anche “box”) rende il recipiente ellenico delle disgrazie molto simile a quello in cui sono sigillati i moryô, gli spiriti di cui si parla nel manga “Moryô's Box” di Natsuhiko Kyôgoku / Aki Shimizu.


 
 
 

In “07-Ghost” la gerarchia che si nutre di rimandi e specchi si arricchisce ulteriori tasselli che spostano il livello della narrazione a concatenazioni passate. Come Teito ha sviluppato un rapporto di devozione filiale con Fea Kreuz, suo mentore all'interno della chiesa, lo stesso vale per Frau e Bastian, assistente dell'arcivescovo.

L'uomo ha un potere peculiare che lo rende molto simile Allen Walken di “D-Gray Man” (Katsura Hoshino) o a Lag Seeing di “Letter Bee” (Hiroyuki Asada), che placano i demoni senza ucciderli: Bastian non attacca direttamente i kor, ma ne limita i movimenti in modo che sia possibile rimuoverli dall'anima senza danneggiarla. Tuttavia, proprio per la sua vicinanza al lato oscuro, cade in tentazione stipulando un contratto con questi esseri malvagi e quindi viene condannato e allontanato, perché ai vescovi è proibito avere desideri materiali, e sarà proprio il suo ex discepolo Frau a eliminarlo. Qui l'espediente narrativo riprende l'idea centrale del buddhismo zen: “Se incontri un Buddha per strada, uccidilo”, il che significa staccarsi completamente dagli attaccamenti terreni.





 

Se l'aspetto e la dottrina della chiesa di Barburg sono ispirati all'universo cattolico, alcuni punti mostrano  la prossimità tra il pensiero occidentale delle origini e gli insegnamenti delle filosofie orientali.

Kreuz, ad esempio, faceva parte di una tipologia di prete itinerante che viaggiava ai quattro estremi dell'impero per sterminare le creature dell'oscurità e accumulare esperienza. È un tratto distintivo che accomuna i monaci esorcisti giapponesi e i predicatori cristiani, votati alla missione dell'evangelizzazione. Dal punto di vista storico infatti, fu lo spagnolo Francisco Javier ad aprire la strada al cristianesimo creando la prima comunità nell'isola del Kyûshû e dando l'impulso per la nascita di un grande centro religioso nella città di Nagasaki. “Saru” di Daisuke Igarashi, mostra i patti di Francesco Saverio con l'occulto e spiega così in chiave horror, l'interruzione delle missioni e le persecuzioni che culminarono con la totale chiusura degli scambi con gli europei nel 1614.  Restando nel panorama dell'animazione, si possono citare molti esempi celebri, da Sanzô di “Saiyuki” (Kazuya Minekura) [3]  a Miroku, il monaco pervertito e combattente che accompagna il gruppo di Inuyasha (Rumiko Takahashi).



 

In tutti questi esempi, proprio come in “07-Ghost”, i predicatori entrano in diretto rapporto con il Male e anzi, spesso lo affiancano lasciandosene contaminare e instillando quindi il dubbio nella professione granitica del credo. Così come, secondo Igarashi, i missionari gesuiti (e i conquistadores all'altro capo del mondo) si lasciarono coinvolgere da esperimenti di necromanzia, in “07-Ghost” Bastian stringe rapporti con i warsfeil, gli stregoni che, come vampiri, dipendono dalle anime per vivere manipolando i soggetti che dopo aver realizzato tutti e tre i gradi del contratto coi i kor diventano wars. Questi maghi oscuri operano all'interno dell'Accademia militare[4] e penetrano nel cerchio protetto della Chiesa di Barsburg proprio grazie a Bastian che agisce come infiltrato agli ordini di Kuroyuri.

 
 

 

Rispetto alla sfera ecclesiastica, la dimensione militare è molto meno approfondita e i personaggi dell'anime si riducono a semplici antagonisti superficiali. Kuroyuri è l'unica eccezione e s'intuisce la complessità dei sentimenti verso la divinità oscura, che si ripercuotono – in una sorta di transfer – sui suoi superiori. Il suo primo modello è il comandante Ayanami, potentissimo stregone e responsabile dell'unità militare speciale Black Hawks, ma anche il suo rapporto di amicizia / cameratismo con Haruse sfiora l'amore, soprattutto se si considera l'atteggiamento protettivo dell'uomo nei confronti della ragazzina minuta che, con i capelli rosa, una benda sull'occhio e una divisa dell'esercito di reminiscenza prussiana,incarna tutti i canoni dello stereotipo moe[5]. Infatti, se in missione Kuroyuri dimostra i suoi istinti omicidi, quando si trova al quartier generale si abbandona completamente al sonno tra le braccia di Haruse, e il suo nome mette in evidenza questa dicotomia, sottolineando il contrasto tra il nero (kuro) e la purezza del giglio (yuri), che però in Giappone è anche simbolo di lutto. Anche il maggiore Hyuuga presenta alcune contraddizioni, stemperando l'aggressività necessaria in battaglia con i modi gentili e la passione per i dolci infantili. Dal punto di vista fisico, l'aspetto più saliente sono forse i fedeli occhiali da sole e la sua statura decisamente sopra la media che potrebbero accomunarlo a Mr. Chang, il capo della Triade cinese in Black Lagoon di Hiroe. Anche se si presume che, come gli altri membri dell'Accademia, abbia origini nobiliari, i particolari esteriori e il suo accento fanno pensare a una provenienza straniera che amplierebbe quindi lo scenario dell'anime discostandosi dall'opposizione Barsburg / Raggs.


 

L'unità speciale ricorda l'esercito di “Fullmetal Alchemist”: i germi opportunistici della guerra che hanno distrutto Raggs si annidavano tra le alte sfere delle istituzioni che hanno manipolato sia il Papa sia l'Imperatore per ottenere i propri scopi, esattamente come avveniva nel manga di Hiromu Arakawa per la tragedia di Ishbar, ordita dal nemico infiltrato nelle più alte cariche dello Stato. Ma, mentre l'universo di “Fullmetal” mostra tanto l'umanità quotidiana quanto la crudeltà bellica dei soldati, in “07-Ghost” questi sono fin dall'inizio antagonisti da combattere – almeno nella versione animata. Quando Katsuragi tradisce i compagni rendendosi responsabile degli eventi che scatenano il conflitto, il dubbio si pone sfumando i confini tra Bene e Male. Infiltrandosi nelle Forze Armate, la reincarnazione dello Spirito Landkarte, assume l'identità di un subordinato dell'ammiraglio Ogi ma in seguito viene meno al proprio mandato. Etimologicamente, è possibile che il nome di copertura derivi da quello di un modello di aerei giapponesi usati durante la Seconda Guerra Modiale mentre l'appellativo del Ghost viene dal termine tedesco per “mappa” e potrebbe essere un riferimento al potere di spostarsi senza far avvertire la propria presenza.
 

 

In “07-Ghost” i vescovi di Barsburg sono la personificazione dei sette spiriti mandati sulla terra dal Signore dei Cieli, ognuno collegato a un segno magico che ricorda una runa o i simboli planetari che contraddistinguono le guerriere in “Sailor Moon” (Naoko Takeuchi).

 Zehel-Frau – la Falce (dal tedesco “sichel”) - è colui che recide i legami ed ha un ruolo determinante nella protezione di Teito e dell'oasi pacifica rappresentata dalla chiesa (che nella struttura ricorda molto le rovine sacre di “Tsubasa”); [6] Castor è Fest (dal tedesco “feste”,  “fortezza”) lo spirito che unisce mentre Labor è Prophe (alterazione di “prophet”), lo spirito che parla.

Gli altri Ghost hanno una parte minore e compaiono solo di sfuggita: Landkarte (forse deriato dalla parola tedesca per “mappa”) è lo spirito che (si) eclissa, capace di spostarsi senza far avvertire la propria presenza; Ea (che potrebbe riferirsi al tedesco “ehe”, “matrice” o alla dea babilonese dell'acqua) è lo spirito che risveglia mentre il defunto Fea Kreuz era Vertrag, lo spirito che suggella manipolando le menti. Infine, Relikt è lo spirito che tramanda, capace di vedere nel passato ed è impersonato dal Lance, incaricato di supervisionare i candidati che desiderano prendere i voti.

L'aspetto dei ghost e l'idea che essi stipulino un contratto con gli umani controllandone in qualche modo la mente riporta il discorso alla prossimità tra Bene e Male, tema centrale di questo e di molti altri anime sull'argomento religioso.

Se si considera l'architettura complessiva del clero di Barsburg, ritroviamo alla classica ripartizione in sette / otto punti, fondamentale in molte costruzioni mitiche, a qualsiasi latitudine, ma è possibile anche un raffronto con le diverse personificazioni del Buddha nella dottrina giapponese: nella concezione nipponica esistono otto “bosatsu”o santi che, avendo raggiunto l'illuminazione, rinunciano al nirvana per portare la loro testimonianza. [7] Analogamente, secondo quanto spiegato nell'anime, i Ghost sono cavalieri che “finché proteggono la Terra, non possono tornare in Cielo”.

 





 
Ovviamente tra gli esaminandi c'è anche Teito che, dopo la scomparsa di Mikage – reincarnato in un animaletto rosa! (chiaramente introdotto come mascotte della serie, al pari di Kero-chan in “Card Captor Sakura delle CLAMP o Kon in “Bleach” di Tite Kubô) – comincia a fare coppia con Hakuren Oak, il suo compagno di stanza nel dormitorio. Insieme i due affrontano le prove per dell'addestramento e pian piano diventano amici, tanto che si scopre il passato del giovane fuggito dalla famiglia nobile e dal padre che aveva voluto occultare la disgrazia avvenuta alla moglie, posseduta da un kor. [8] In aperto contrasto con la mentalità conservatrice del genitore, Hakuren, il “Loto Bianco”, idealmente complementare a Kuruyuri, si discosta dal fratello Shuri.
 


Rifiuta la carriera militare per abbracciare la logica costruttiva della chiesa che sposa il concetto di lotta a quello più ampio di pace perché, come spiega Frau “ci sono molte cose a questo mondo che non possono essere protette semplicemente pensando o pregando. Per questo, onde evitare che i sogni degli angeli vengano rubati e questi cadano nella disperazione i vescovi impugnano le armi in combattimento”. Dunque, oltre al ricco panorama “concreto” che contrappone potere temporale e spirituale, “07-Ghost” si gioca anche sul piano astratto, con le battaglie che i personaggi devono ingaggiare sul piano psicologico per vincere i propri demoni personali. Lo scontro tra Ayanami e Teito è quindi il culmine di un percorso iniziatico e si svolge in uno spazio astrale fatto di piani rotanti che si combinano come in un caleidoscopio o come nei rosoni delle chiese gotiche, utilizzando accorgimenti grafici che potrebbero aver ispirato la realizzazione delle cosiddette “streghe” in “Puella Magi Madoka Magica”, anime del genere majôkko prodotto nel 2011 dallo Studio Shaft e incentrato sul significato profondo dei dilemmi esistenziali di un gruppo di ragazze dotate di poteri magici [9]


 
 


 
 
A completare il quadro di riferimenti mitologici della serie ci sono alcuni personaggi secondari sui quali è interessante soffermarsi brevemente, in particolare Lazette la sirena che suona l'organo durante le funzioni nella cappella principale. Appartiene alla specie mutaforma chiamata Noel e quindi, mentre normalmente vive nell'acqua della fontana centrale del complesso monastico, quando si tratta di suonare, diventa una creatura che sotto l'abito monacale nasconde zampe artigliate assumendo un aspetto che ricorda l'antica concezione delle sirene come parenti stretta delle arpie. Inoltre, non potendo parlare, in alcuni casi è in grado di farsi capire materializzando il volto di un'altra persona – spesso in chiave caricaturale e comica (come avveniva con la piccola volpe trasformista Shippô in Inuyasha di Rumiko Takahashi)[10].
 
 È ciò che accade quando Frau viene incarcerato nella prigione subacquea chiamata Dungeon of Light. Guidando Teito fino alla cella dell'amico, apre un nuovo scenario dai toni azzurrati che è forse uno dei migliori dal punto di vista visivo all'interno dell'anime e dimostrano una buona padronanza dei mezzi tecnici dell'animazione contemporanea oltre a richiamare apertamente alcune pietre miliari del genere: nella rapida nuotata del protagonista nei labirinti che si snodano sotto la vasca del cortile principale, per un momento diventa Conan, il “Ragazzo del Futuro” di una celebre opera di Hayao Miyazaki. Inoltre l'idea di una pillola magica che consente al giovane di respirare anche in assenza di ossigeno potrebbe essere una sorta d'inversione della polvere di fata usata da Peter Pan per far volare Wendy e i suoi fratellini


 
 

 
In conclusione, riservo un giudizio abbastanza positivo all'anime di “07-Ghost”, nonostante i limiti della trama improntata sul cameratismo maschile. Sono comunque curiosa di leggere il manga – tuttora in corso di pubblicazione – per capire se nel fumetto i personaggi minori vengono sviluppati con maggior attenzione. Non essendo ancora giunti a una conclusione della storia è possibile che i futuri sviluppi divergano dalla versione fornita sullo schermo, dando magari risalto a quei protagonisti che nello spazio di 25 episodi sono stati solo abbozzati.
 
 
Disegni: 6
Storia: 7/8
Tecnica: 8
http://youtu.be/loeU-MZSX0k


 
[1]    E qualcosa di simile esiste anche nella tradizione biblica, quando Adamo nomina tutto il creato e così facendo lo plasma a sua volta e lo rende reale.
[2]    Stranamente, gran parte del cast di “Bleach” si è riunito per l'anime di “07-Ghost”. Va notato tra parentesi che in Giappone i doppiatori sono molto seguiti e conosciuti dal pubblico, tanto che esistono persino riviste e siti specializzati (“Bakuman” di Ôbata /Ohba offre un interessante spaccato su questo aspetto dello star-system legato al mondo dell'animazione)
[3]             Adattamento del classico della letteratura cinese “Storia del viaggio verso Ovest”. In questa versione ci sono chiari elementi shônen (come nel celebre “Dragon Ball di Akira Toriyama) ma anche spunti shônen-ai, visto l'aspetto “piacevole” dei protagonisti – tutti maschi.
[4]    È interessante notare che la radice etimologica germanica “war”, in inglese è comune nei termini “guerra” (war) e “warlock” e sembra derivare dal verbo tedesco “werra”combattere. Da qui il legame tra la magia oscura e la scuola militare.
[5]  La figura di Kuroyuri unisce i canoni di diversi sottogeneri della cultura giapponese: dalla longeva attrazione per le lolita, al fascino della divisa maschile, alla nuova moda delle kegadoru (bambole ferite)
[6]    Intorno alla chiesa c'è una barriera (la tradizionale “kekkai”) e gli unici che possono passare utilizzando il loro otere sono quelli capaci di manovrare la croce magica della basculus.
[7]    Kannon è il b. della compassione, che a volte assume fattezza femminili; Jizô rappresenta la salvezza dalla sofferenza; Miroku è il futuro; Kokuzô è la saggezza e la memoria; Monju la bellezza; Seishi la forza; Fugen è il protettore della prassi e quindi è il patrono di chi insegna il buddhismo. Infine Gekkô e Nikkô – spesso considerati come un'unità unica – sono le divinità della Luna e del Sole e a volte compaiono come attendenti di Kannon.
[8] Nell'ambientazione ottocentesca della storia, questa sottotrama rimanda alla tradizione dei racconti gotici. Si pensi ad esempio al bellissimo “Yellow Wallpaper” di Charlotte Perkins-Watson in cui una donna, ritenuta pazza dal marito, viene rinchiusa in soffitta, o al caso analogo alla base dell'intreccio sentimentale di “Jane Eyre” di Emily Brönte (e qualcosa di simile si trova anche nel romanzo per ragazzi “Il Giardino Segreto”, dove il figlio malato del padrone vive segregato in un'ala remota della grande villa).
[9] In questo anime, le streghe sono rappresentate grazie all’innovativa fusione di animazione, grafica digitale e frame artistici che sembrano ispirati al pop-surrealism mentre “07-Ghost” applica le stesse tecniche all’avanguardia a sfondi che ricordano le vetrate delle cattedrali gotiche.
[10] Nelle credenze popolari, tanto le volpi quanto le sirene erano creature demoniache capaci di trasformarsi per tentare gli uomini.


 

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