martedì 3 gennaio 2012

en roco prima di volare via




La crisi è arrivata per tutti e mentre aspetto che cominci di Natale musicale della Green Fog Records davanti a Disco Club, vedo clienti entrare a chiedere le cose più improbabili (“Scusi, ce l’ha l’ultimo di Venditti?”) e il proprietario che abbozza, senza commenti o con un malinconico “Sì, ce l’hanno mandato per le Feste”. Ma si può vendere qualsiasi cosa, mantenendo intatto il vero spirito rock dell’intenditore. Come? Continuando a esporre in vetrina i Pearl Jam accanto ai Nirvana e De André (per preservare l’orgoglio campanilistico); oppure si possono promuovere ottime band come gli En Roco. Il loro set è uno scorrere di ballad cantautorali dai testi poetici tinti di blu, il colore preferito dal cantante. Francesco ha qualcosa di grunge nel look, nell’atteggiamento e persino nello sguardo e, in effetti, si sentono i riverberi dei Pixies – gruppo storico che ha influenzato parecchio Kurt Cobain e che gira anche nello stereo di questi ragazzi – ma ogni pezzo è un tassello in un mosaico personale che parla di Genova, ma soprattutto negli abissi soggettivi: scuri, trasparenti e – ancora una volta – blu. L’arrangiamento dei testi richiama la canzone d’autore intima e minimale alla Bobo Rondelli, con in più una sottile vena di saudade (“Rimpiango il giorno in cui non ti ho mai incontrato” Prima di volare via ) la chitarra di Enrico aggiunge ritmi interessanti che passano dalla calma al sussulto, accentando le parole.

IMPRESSIONI FRAMMENTARIE DALLA FESTA DI NATALE DELLA GREEN FOG

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