domenica 14 luglio 2013

ANA PAULA RIBEIRO TAVARES


Considerata un’esponente di spicco della “Generazione dell’Indipendenza”, è nata nel 1953 a Lubango, nell’Angola meridionale. Ha studiato Storia e poi Letterature Africane nelle università di Luanda e Lisbona. Ha pubblicato quattro volumi di poesie (Ritos de Passagem; O Lago da Lua; Diz-me coisas amargas como frutos ed Ex-votos), una raccolta di cronache, pensate inizialmente per essere lette nel corso di un programma radiofonico (O sangue da buganvília), e un romanzo (A cabeça de Salomé).

 

Da: RITOS DE PASSAGEM

 

Il mio amato arriva e mentre si toglie i sandali di cuoio

Segna col suo profumo i limiti della mia stanza.

Libera la mano e barche mi crea senza meta sul corpo.

Pianta alberi di linfa e foglie.

Si addormenta sopra alla stanchezza

Cullato da un moto breve della speranza.

Mi porta arance. Con me spartisce gli intervalli della vita.

Poi se ne va.

[…]

Lascia perduti come un sogno i suoi bei sandali di cuoio.

Non conosco niente del paese del mio amato.

Non so se piove né sento l’odore delle arance

 

Gli ho aperto le porte del mio paese senza fare domande

Non so quale stagione fosse

Il mio cuore è grande e aveva fretta

Non gli ho parlato del paese, dei raccolti né della siccità

Ho lasciato che bevesse del mio paese il vino il miele la carezza

Gli ho popolato i sogni di ali, piante e desiderio

Il mio amato non mi ha detto niente del suo paese

 

Strano paese dev’essere

Il paese del mio amato

Poiché non conosco nessuno che non sappia

Il momento del raccolto

Il canto degli uccelli

Il sapore della terra al mattino di buonora

 

Niente mi ha detto il mio amato

È arrivato

Vive nel mio paese non so quanto a lungo

        Curioso, lui ci sta bene

E se ne va.

Torna con l’odore di un paese differente

Torna con i passi di chi non conosce la premura.
  
 
   (trad. A. Aletti) [Antologia della poesia pt e br, Gruppo editoriale L'Espresso, 2004, p. 825]

 

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