Considerata un’esponente di spicco della “Generazione
dell’Indipendenza”, è nata nel 1953 a Lubango, nell’Angola meridionale. Ha
studiato Storia e poi Letterature Africane nelle università di Luanda e Lisbona.
Ha pubblicato quattro volumi di poesie (Ritos
de Passagem; O Lago da Lua; Diz-me coisas amargas como frutos ed Ex-votos), una raccolta di cronache,
pensate inizialmente per essere lette nel corso di un programma radiofonico (O sangue da buganvília), e un romanzo (A cabeça de Salomé).
Da: RITOS DE PASSAGEM
Il mio amato arriva e mentre si toglie i sandali di cuoio
Segna col suo profumo i limiti della mia stanza.
Libera la mano e barche mi crea senza meta sul corpo.
Pianta alberi di linfa e foglie.
Si addormenta sopra alla stanchezza
Cullato da un moto breve della speranza.
Mi porta arance. Con me spartisce gli intervalli della vita.
Poi se ne va.
[…]
Lascia perduti come un sogno i suoi bei sandali di cuoio.
Non conosco niente del paese del
mio amato.
Non so se piove né sento l’odore
delle arance
Gli ho aperto le porte del mio paese senza fare domande
Non so quale stagione fosse
Il mio cuore è grande e aveva fretta
Non gli ho parlato del paese, dei raccolti né della siccità
Ho lasciato che bevesse del mio paese il vino il miele la
carezza
Gli ho popolato i sogni di ali, piante e desiderio
Il mio amato non mi ha detto niente del suo paese
Strano paese dev’essere
Il paese del mio amato
Poiché non conosco nessuno che non
sappia
Il momento del raccolto
Il canto degli uccelli
Il sapore della terra al mattino
di buonora
Niente mi ha detto il mio amato
È arrivato
Vive nel mio paese non so quanto a lungo
–
Curioso, lui ci sta bene
E se ne va.
Torna con l’odore di un paese differente
Torna con i passi di chi non conosce la premura.
(trad. A. Aletti) [Antologia della poesia pt e br, Gruppo editoriale L'Espresso, 2004, p. 825]
Nessun commento:
Posta un commento