«I video di cucina su internet sono come quelli di Art
Attack: ti fanno vedere i passaggi ma non ciò che c’è in mezzo: nessuno ti dice
che quando immergi il frullatore nella crema, la stanza rischia di diventare
come un atollo corallino dopo un test atomico» Annie e Tyler ridono «La
prossima volta, per il tuo compleanno, ti regaleremo anche i gambali di gomma
(oltre ai manicotti da chef)!». È divertente stare allo scherzo mentre la
conversazione fluisce senza intoppi e Cassy taglia la torta in modo che alla
fine sembri una stella «Più che altro mi pare il cerchione di una BMW» io e
Tyler rievochiamo l’antico bisogno di sentirci diversi e ribelli.
Annie racconta la sua nuova passione per la vela, sport
della nobiltà decaduta, e nella mia testa si disegnano vaghe coreografie di
spinnaker gonfiati dal vento. «Tra poco Philip mi porterà a fare una regata. Il
mio compito sarà di stare appesa al “trapezio” fuori bordo …» Ed io la immagino
fasciata in un custumino superaderente a fare evoluzioni circensi nell’aria
libera che sa di sale. «L’importante che non ti faccia fare la polena: legata
nuda al castello di prua!» un altro scoppio di risate innaffiato di vino rosso
e dolcezza alla fragola.
Da quanto tempo non passavo una giornata serena? Oggi persino
le nuvole nere dell’invidia si sono allontanate. Forse arriverà l’estate col
sole caldo, le maniche corte e le gite al mare, e non mi vergognerò del bikini
che lascia scoperte le forme del mio burro cadente.
No, questa è pura mitologia. Come sempre, resterò isolata
sul terrazzo della nostra casa di campagna per evitare il classico girarrosto
vacanziero delle spiagge e i relativi commenti dei volleysti palestrati sulla
sabbia rovente.
… Ma ora sono circondata dagli amici e finalmente non mi
sento esclusa. Bianco formaggio zuccherato, frutti di bosco rossi-rossi e
qualche foglia di menta sul cuore morbido del mio nuovo micro mondo. Annie è
arrivata persino in anticipo, richiamandomi da un sonno pesante come un macigno
– un’oretta strappata al pomeriggio dopo una notte quasi insonne e una mattina
iperpiena d’incombenze da casalinga disperata. Lei è luminosa come la magnifica
piazza del Cuzco coperta di granelli d’oro, argento e coralli, il cielo nei
suoi occhi cangianti mentre il cellulare squilla a ripetizione pagandole
l’affitto mensile – Se questo fosse un romanzo sulla dissoluzione, ci sarebbe
il degrado inquinato, la Bellezza che bisogna perdere per vivere ma qui stiamo
parlando di turisti veri: solo gruppi di spagnoli innocui come mucche al
pascolo.
La osservo gesticolare e giocherellare con un ciondolo a
forma di scarabeo disarticolato e intanto cerco di rubare un po’ della sua
eleganza naturale, infilata in una scamiciata nera, un po’ troppo corta che le
risale sulle gambe.
Tyler è seduto all’altro capo del divano con un bicchiere in
mano, le nocche rovinate dai pugni tirati al sacco. «Ero appena uscito da
lavoro e non avevo le fasciature ma volevo scaricare un po’ di tensione»
Ricordo che durante la settimana lui è costretto a mettere giacca e cravatta
sopra alle t-shirt con il simbolo del biohazard; per questo penso che il suo
nome sia quanto mai azzeccato: dividersi, scindersi, lottare nel buio di uno
scantinato, senza regole, costruendo un sistema personale. «Come va la palestra
che stai mettendo su?» «Bene, i primi corsi dovrebbero partire a giugno.
Vienimi a trovare» «No, non sono molto portata per ma vengo volentieri a vedere
il tuo nuovo appartamento!» Una vista mozzafiato aperta sui tetti d’ardesia
della città. Sorride e mi promette un cocktail 100% vegetale, spuntando la
lista infinita di cose che non mi posso permettere per semplice
auto-imposizione.
Probabilmente domani dimenticherò tutto e mi perderò ancora
in un vortice di paranoie, ma per ora voglio stare così, tranquilla, parte di
un discorso spumoso come panna.
http://youtu.be/qgFkAMmJE70
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