venerdì 14 agosto 2015

THE IDEA OF AN ANT


OGGI  la gamba mi tira un po’. La destra, non quella fratturata. Sono gonfia come un’acino d’uva e metto tonico all’uva: è ironico quanto essere comodi su una sedia comoda o bagnarsi  di pioggia nel giorno del proprio matrimonio … Easy on an easy chair …

Umore altalenante. Un po’ depressa anche se sono riuscita a leggere bene per più di mezz’ora, ho fatto gli esercizi e guardato giapponese e un pezzo di film con Frances McDormand. Deve essere l’effetto spesa: tanta roba nuova nel frigo. TROPPA?  Cassie è felice di essere uscita da sola fino alla bottega. È evidente che vorrebbe andare in Riviera ma io non so cosa rispondere alla sua gioia scodinzolante – la danza della felicità di Snoopy – Devo vedere se i file funzionano sul netbook, selezionare libri non troppo pesanti pensando se non sia il caso di rinviare ancora il progetto con l’Atelier per mancanza di energie cerebrali. Valuto l’idea di stare reclusa in un posto che non è mio solo per farla contenta… potrei vedere mio fratello, stare da lui un paio di giorni …

Andiamo, non andiamo questo è il dilemma. Almeno qui ho trovato una routine per quanto noiosa a volte … lee decisioni mi sfibrano perché ciascuna ha i suoi pro e i suoi contro: se al Paesello avessi i mezzi tecnici che ho a Città Immobile sarebbe l’ideale ma così non è e mi arrovello avvitandomi come una mosca impazzita.Depressione /Allegria a fasi alterne di un minuto ciascuna

 

Penso alle formiche. Mentre bevo il mate seduta in cucina, seguo una doppia colonna che s’interseca sulla gamba centrale del tavolo. Da dove vengono, dove vanno? Sono pazienti. Hanno un'ombra? (pare di no, ma sta piovendo e il sole è sparito) Quanti occhi hanno e quante zampe? provo a contarle. Cassie bambina le strappava lasciandole monche e disperate, vittime di un Mengele in erba.

Ricordo un libro illustrato lituano incentrato sulle formiche e un manga in cui il protagonista aveva delle formiche tatuate e che forse gli si muovevano sulla pelle (o quella era la lucertola di “Natsume degli spiriti”?). E poi Dalí il nero contro l’oro dello sfondo, l’oro delle spighe... In ogni caso posso dire che sono animaletti curiosi, prudenti, che nel loro piccolo s’icazzano e fanno una vita davvero dura con la paura di essere schiacciati.

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