martedì 6 dicembre 2011

MUSICA E ORIENTE



Un’esplosione di motivi vegetali brillanti che si trasformano in glifi astratti e musicali, volti giapponesi che raccontano la gioia, il rapimento, la fuga che nasce e s’irradia da una melodia immaginata. Musica e Oriente richiama le suggestioni della New Wave nipponica più recente ma è di una promettente artista italiana, Serena Baretti. Globalizzazione degli stili? Se volessimo reinventare le categorie dell’antropologia contemporanea potremmo forse parlare di "style-scapes", nel seno più positivo del termine. La scia grafica del suono unisce i tre personaggi in un unico insieme; l’evoluzione dei segni da note a foglie testimonia il legame di continuità tra natura e cultura (e viceversa); la tecnica mista, così ricca di glitter e colori forti accanto al bianco e nero delle foto, esalta la qualità pop dell’opera e la rende quasi tropicale e accentua un altro apparente contrasto pacificato: quello tra passato e presente, tra memoria e modernità.

An explosion of brilliant floral motifs that are transformed into abstract glyphs and music, Japanese faces that tell the joy, the rapture and the flight that radiate from a melody is born and imagined. Musica e Oriente recalls the charm of Japanese New Wave but is a work by a promising Italian artist, Serena Baretti. Globalized styles? If we wanted to reinvent the categories of contemporary anthropology perhaps we could talk about "style-scapes", in positive terms The graphic wake of sound combines the three characters in a single set, the evolution of signs from notes to leaves witnesses the link of continuity between nature and culture (and vice versa), the mixing of techniques, so full of glitter and bright colors, side by side with the black/white photos enhances the pop quality of opera, making it almost tropical, and emphasizes another more peaceful apparent contrast: between past and present, between memory and modernity.

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