mercoledì 20 marzo 2013

SOUND CITY From Real to Reel



Capita che il mondo della musica ci offra delle piccole perle che arrivano senza tanta pubblicità, conquistandoci per la loro bellezza inaspettata. È ciò che è successo con Sound City: From Read to Reel, ultimo progetto della mente instancabile di Dave Grohl. C’è lui dietro le 11 tracce che compongono l’album  così come dietro al documentario sui leggendari studi di Los Angeles, dove hanno registrato tutti i più grandi – dai Fleetwood Mac agli Slipknot, da Butch Vig a Rick Rubin. Suono e immagini descrivono di un luogo in cui si ricrea ogni volta l’alchimia perfetta della serenità famigliare; e l’incredibile varietà di stili che si susseguono lungo la scaletta testimonia la magia di questa ricetta, dando vita una miscela che accelera e rallenta, picchia e carezza senza mai annoiare. Un gruppo di artisti straordinari, un pugno di amici che si ritrovano per divertirsi e raccontare una storia, ognuno utilizzando il proprio linguaggio: la neo-psichedelia un po’ pigra tipica dei Black Rebel Motorcycle Club di Robert Levon Been (Heaven and All) lascia spazio ai ritmi tirati del punk di Wife is calling, la sensualità di Stivie Nicks cede il posto a un Corey Taylor che, abbandonata la maschera, svela una voce calda e matura (Fom can to can’t). Ma qui ci sono anche tutte le anime del poliedrico Grohl – dall’harcore al metal fino alla melodia – ed è come se un cerchio si chiudesse su una parte della sua carriera artistica, per ricominciare a ruotare. If I were me potrebbe essere accostata alle migliori ballate dei Foo Fighters mentre Cut me some slack commuove e stupisce, con la formazione dei Nirvana di nuovo riunita insieme a Paul McCartney, e ovviamente partecipa anche Josh Homme che imprime il classico andamento à la Queens a Centipede. Si finisce con Mantra, uno dei pezzi più ispirati del disco, una cavalcata ipnotica in cui Trent Reznor regala a Dave la potenza dei Nine Inch Nails e la raffinatezza delle colonne sonore firmate da solista. Il dvd è una ricerca giornalistica per appassionati, che collega un’azzeccata sequenza di cammei, interviste e pezzi d’archivio delle grandi icone del rock: un eccellente debutto da film maker e un “dietro le quinte” che commenta e completa la forza dell’album.



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